martedì 13 dicembre 2016

Abbazia della Ferraria

Abbazia di Santa Maria della Ferraria


Di ritorno da una gita a Vairano Patenora, scorgo, immersi nella vegetazione, i resti di una qualche antica costruzione. Provo ad avvicinarmi il più possibile con la moto e dopo qualche tentativo arrivo ad una stradina abbastanza malmessa che sembra condurre proprio a quei "resti". La fortuna vuole che incontri un portalettere al quale chiedo qualche informazione che mi sarà utile per cercare altre notizie su internet. 

L'abbazia fu fondata nel 1179 e venne governata dai cistercensi fino alla soppressione degli ordini religiosi nel Regno di Napoli da parte di Giuseppe Bonaparte nel 1807. Venne poi utilizzata come una comune masseria, modificandone irreparabilmente l’originaria struttura.
Attualmente sopravvive, in pessime condizioni strutturali,










Vairano (Castello)

Una soleggiata e tiepida giornata di Dicembre unita alla consapevolezza che prima o poi il "vero" inverno arriverà, sono le condizioni ideali per organizzare un breve ma ricco "giro fuori porta" per dare sfogo alla voglia di percorrere qualche bella strada a cavallo dell'amata moto.
Da qualche tempo sto "scoprendo" la zona a confine tra Campania e Molise, troppo spesso tralasciata perché di passaggio per i più "rinomati" itinerari abruzzesi. La mia attenzione cade sulla cittadina di Vairano Patenora in provincia di Caserta ed in particolare sul suo borgo medioevale e il castello aragonese, del quel in rete trovo qualche foto che alimenta la mia curiosità. 
Costruisco un itinerario con una quantità adeguata di curve .... e via!!!!

Il castello aragonese di Vairano, fu fatto costruire sui resti di quello normanno e svevo, tra il 1491 e il 1503 da Innico II d'Avalos. Presenta quattro torri di cui la più grande, posta a sud-est, è detta "Torre mastra" ed è dotata di un ingresso ad atrio scoperto . L'interno è distrutto, ma sono ancora visibili la suddivisione dei piani, le cucine, le carceri e la vecchia cisterna. [Wikipedia]


















domenica 11 dicembre 2016

Castel San Vincenzo

Castel San Vincenzo e le Mainarde


Le previsioni per domenica sono ottime e subito mi metto alla ricerca di qualche meta non troppo distante per organizzare in bel giro in moto. Guardando su GoogleMaps la mia attenzione cade sulla provincia di Isernia in Molise. Ho un'amica che abita lì e la contatto per chiederle qualche consiglio su qualche destinazione interessante. Seguito il suo consiglio, e imposto come meta Castel San Vincenzo. 
La zona un po' la conosco, in passato ho già visitato l'abbazia...ma il paese è stato una bella sorpresa!  
L'itinerario che ho organizzato passa per Venafro, Pozzilli, Filignano, Cerasuolo....e poi una strada meravigliosa che passava sotto le Mainarde....che bello !!!

"Pit Stop" in un agriturismo a Rocchetta e poi giù verso Colli a Volturno  per tornare a Venafro dove prendo l'autostrada per tornare a casa

Il piccolo borgo di Castel San Vincenzo, poco più di 500 abitanti, sorge in cima ad una collina ai piedi del monte Vallone in posizione panoramica sul lago di Castel San Vincenzo (un invaso artificiale realizzato sul finire degli anni Cinquanta per scopi idroelettrici).

L'abbazia di San Vincenzo al Volturno è una storica abbazia benedettina ma a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale alcune parti dell'abbazia subirono pesanti danni.

Le Mainarde sono i rilievi più bassi del massiccio dei monti della Meta, al confine tra Lazio e Molise.










martedì 29 novembre 2016

Costiera

Una giornata di ferie a fine novembre è l'occasione giusta per godersi la costiera

















domenica 20 novembre 2016

Carbonara

Aquilonia - Carbonara


L’antica Carbonara era una città sannita fortificata, coinvolta nelle guerre contro la civiltà romana che alla fine ebbe la meglio; il paese viveva di economia pastorale basata sullo sfruttamento dei pascoli e dei boschi. 
Attualmente, quello che maggiormente attrae la curiosità di visitatori è il Parco archeologico, con i resti della vecchia Carbonara, memoria storica di tutti gli Aquiloniesi, presenta intatto l'originario tracciato urbano; all'interno del Parco vi è il Museo delle Città Itineranti.